Le origini della Cioccolata in Tazza
Si avvicinano i “Giorni della Merla”, tradizionalmente i più freddi dell’anno, e il modo più dolce per riscaldalsi è gustare una bella Cioccolata in Tazza!
E tra un caldo sorso e l’altro, vogliamo raccontarvi l’origine di questa deliziosa bevanda, la cui invenzione si deve all’antico popolo messicano Maya; una ricetta però ben diversa da quella che conosciamo!
I Maya preparavano infatti una bevanda chiamata “xocoatl” (da “xococ” che significa “cioccolato” e “atl” che sta per “acqua”, ossia: semi di cacao macinati ad acqua); la “x” è un fonema derivante dalla lingua spagnola arcaica e che è stato in seguito sostituito nella lingua inglese dal fonema “sh“.
Ma questa ricetta prevedeva anche l’utilizzo di fagioli, arrostiti insieme ai semi del cacao, e macinati appunto ad acqua, che venivano poi addizionati di pepe, peperoncino o altri aromi e spezie a seconda del significato rituale che la bevanda doveva assumere. Per i popoli precolombiani, infatti, dai Maya (che la consumavano calda) agli Aztechi (che la degustavano fredda) era un alimento d’élite, consumato solamente in particolari occasioni celebrative.
Anche se questa ricetta inizialmente non riscosse successo in Europa, gli spagnoli, affascinati dalla mistura esotica, la adeguarono ai propri gusti variando il sapore da amaro e piccante a dolce, grazie all’aggiunta di zucchero (importato dalle colonie dopo avere introdotto la coltivazione della canna da zucchero oltre oceano), scorze di frutta ed aromi come vaniglia e cannella. Ritenuta afrodisiaca, questa bevanda divenne molto di moda tra i nobili europei, tanto che Carlo V, che possedeva una ricetta segreta che non divulgò mai a nessuno, la donava come regalo di nozze quando un suo famigliare sposava un nobile straniero.
Dobbiamo ai britannici la creazione della ricetta che ancora oggi conosciamo ed utilizziamo, in quanto essi nella preparazione sostituirono l’acqua con il latte. Nel corso del XVIII secolo nacquero a Londra le prime “chocolate house“, dove i clienti potevano consumare liberamente una tazza di cioccolata calda e parlare senza censura di politica, economia, scienza e filosofia; questi luoghi, però, erano inizialmente destinati solo all’alta società, a causa del costo proibitivo della materia prima.
Oggi abbiamo la fortuna di poterla sorseggiare ogniqualvolta lo desideriamo, preparandola in maniera semplice e veloce grazie a Cioccorella Express Passini, magari con un ciuffo di panna montata in cima, aggiunta relativamente moderna ed apparentemente inseparabile… ma perchè non provare con un pizzico di peperoncino, ripensando agli antichi popoli Maya ed Atzechi?